Altri quattro palloni a rimarcare una supremazia netta, indiscutibile, questo ci racconta la serata in cui conquistiamo con due turni di anticipo la qualificazione agli ottavi in una cornice di pubblico strepitosa.
Il Napoli apparso stanco in alcuni frangenti a Cremona non c’è più, ritrova immediatamente ritmo, qualità, freschezza atletica e dinamismo in pochissimi istanti.
Il tempo di ascoltare il boato pre partita ed il San Paolo Maradona offre il bis, a pochissimo dal fischio d’inizio.
Perché bastano tre minuti a Lozano e Zielinski per disegnare pallone vero, pratico e bellissimo.
Di Lorenzo va in sovrapposizione portandosi l’uomo sull’esterno, il Messicano taglia in mezzo e gioca col Polacco, uno due e colpo di testa ad incrociare per ricordare agli olandesi che l’incubo della gara di andata non è ancora finito e che il Napoli è forte, probabilmente molto più di quanto si aspettava l’allenatore dei lancieri capaci di prenderne dieci in 180 minuti.
Ripeto, 10.
Il raddoppio arriva dopo poco, minuto 16.
Il doppio scambio Zielinski Kvara, ennesima prestazione di livello altissimo quella del Polacco, illumina la corsia di sinistra, lo scarico del 77 per Raspadori in area è perfetto.
Poi Jack ricorda a tutti perché il Napoli l’ha pagato tanto e perché sia il giovane italiano più forte in assoluto. Controllo di destro e sinistro sotto l’incrocio a far crollare il Tempio.
La pratica si chiude qui, nonostante gli Olandesi provino a riprendersi un pezzetto di dignità in un paio di occasioni, ma non c’è mai partita in discussione, risultato in bilico.
Il Napoli domina nonostante Kim si trovi evidentemente più a suo agio schierato a sinistra, nonostante gli scricchiolii di domenica si confermino costringendo Frank al cambio sperando si sia fermato in tempo.
Il Napoli impone idee e pallone, e se dietro Olivera si conferma sempre di più alternativa importantissima in mezzo Lobo fa impressione.
Lo Slovacco non sbaglia un pallone, prende calci e dribbla, imposta e sterza, ruba palloni e riparte, attualmente pochi come lui in giro per i campi, pochissimi.
A destra Lozano mette a referto gol e migliore prestazione in maglia azzurra per continuità tecnica e di corsa, e non può essere che ottima notizia così come i minuti di Ndombele.
L’ex Totthenam finalmente mette in mostra parte di un repertorio importante che può diventare importantissimo, perché è tosto fisicamente, perché ha qualità nello stretto e personalità, fondamentali i suoi quaranta minuti di ieri sera nel momento in cui si ferma Anguissa, le caratteristiche sono diverse ma Spalletti potrà cercare soluzioni alternative contando su quello che potenzialmente è un centrocampista importante.
Suo il tiro trovando coordinazione difficilissima che determina il rigore del momentaneo tre a uno.
Kvara a tratti rasenta l’illegalità, perché ti punta, ti fa tunnel e poi ti punta di nuovo, saltandoti praticamente sempre perché non sai mai dove andrà se a destra o dall’altro lato, con una capacità di fermarsi e partite di nuovo in un tempo inesistente, freddo dagli undici metri che pure è buona notizia considerando i recenti patemi.
Poi, lui, Victor.
Parentesi a parte perché in pratica prova a recuperare il tempo perduto mettendo nei minuti a disposizione tutto ed il contrario, una sorta di frenetica ed impazzita ricerca del gol in uno squarcio di partita che rappresenta manifesto di pregi e difetti del Nigeriano.
Corre, accelera, stacca di testa, va in fuorigioco, protesta con arbitro e compagni, si dispera come in un campetto di periferia dopo un gol annullato, ne sbaglia uno senza senso e sempre senza che ci sia senso alcuno va a pressare l’uscita olandese aggredendo caviglie e pallone, porta spalancata quattro a due ed esultanza irrefrenabile.
Ma questo è il Nigeriano, gioia e dolori, anarchia e strapotere fisico, gol mangiati e gol fatti, difensori sfiniti e possibilità di interpretazione tattica alternativa da parte del Napoli, ed io il nove me lo tengo precisamente così com’è, pallone prima preso e poi consegnato senza polemica nelle mani di Kvara in occasione del rigore, magari sperando che la squadra la prossima volta si dedichi più al provare a chiuderla che a farlo segnare a tutti i costi finendo per qualche minuto con il condizionare giocate ed atteggiamento.
Il Napoli passa il turno ed il traguardo per il primo posto è lì, ad un passo, l’ennesima prestazione importante di una squadra ad oggi fortissima che ha acquisito consapevolezza da grande, riuscendo in pochissimo tempo a riconquistare la propria gente ed a passare il girone con due giornate di anticipo, facendo sognare una città intera.
McBlu76 La Napoli Bene