A CHE ORA ALLENARSI E PERCHÉ

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Le prestazioni di uno sportivo dipendono da numerosi fattori. Alcuni di questi si riferiscono alla persona, come la condizione fisica, lo stato psicologico e la motivazione, ma non sono certo gli unici.

L’ambiente, il clima, i mezzi a disposizione ecc., possono fare sicuramente la differenza.

È per questo che ogni sportivo, prima o poi, deve rispondere ad una domanda fondamentale: qual è l’orario migliore per allenarsi?

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Andamento ormonale nella giornata

L’attività motoria – di resistenza, di forza o di velocità che sia – è strettamente legata al funzionamento dell’intero organismo.

Sappiamo che qualsiasi meccanismo fisiologico è finemente regolato da ormoni e neurotrasmettitori, che vengono liberati e soppressi in base a stimoli di varia natura.

Alcune secrezioni, per giunta, seguono il cosiddetto “orologio biologico”. Significa che aumentano o diminuiscono in maniera variabile a seconda dell’orario.

  • Il GH è al massimo nel centro della nottata – o meglio, del sonno – e crolla alla mattina – o meglio, al risveglio;
  • Il testosterone è al massimo al mattino presto – o meglio, poco prima della sveglia – e crolla alla sera – o meglio, verso il termine della giornata;
  • Il TSH segue più o meno l’andamento del testosterone.

In base a questa teoria, sarebbe quindi possibile sfruttare o evitare i momenti di maggior concentrazione degli stessi, con ipotetico vantaggio in termini di performance.

Quello che molti non sanno tuttavia è che, al di là della predisposizione individuale, l’orologio biologico è dotato di un’elevatissima capacità adattativa. Se così non fosse, i lavoratori turnisti non sarebbero in grado nemmeno di sopravvivere – anche se è innegabile che i turni siano “cattivi compagni di letto” della prestazione atletica.

Come sempre è l’organismo ad adattarsi all’ambiente, non il contrario; cercare il momento di “picco” di testosterone o di “crollo” del cortisolo non ha quindi un gran senso pratico. Meglio invece cercare di intervenire sulle variabili realmente impattanti, delle quali parleremo meglio sotto.

Nota: detto questo, ricordiamo che ogni soggetto è a sé, così come personalissima è l’attitudine specifica.

Orario migliore per allenarsi

Dal punto di vista statistico, il momento migliore per allenarsi si colloca nella seconda metà della giornata.

Questo dato va però in conflitto con quanto esposto sopra. Il testosterone ad esempio, importantissimo durante l’allenamento di forza, sembrerebbe diminuire verso la fine della giornata. Nel complesso tuttavia, l’attività del sistema nervoso centrale sembra ancora molto buona e la condizione basale motoria al vertice delle sue potenzialità (temperatura, mobilità ecc.).

Ma sarà veramente “merito” dell’orario? Ovviamente no.

I dati riportati dalle indagini crono-biologiche sono estremamente fuorvianti, perché influenzati dalle abitudini, dalle necessità e dai bisogni, più che dal reale impatto degli ormoni a secrezione pulsatoria.

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