Cos’è
Cos’è l’artiglio del diavolo?
Artiglio del diavolo è il nome dialettale dell’arpagofito (Harpagophytum procumbens), una pianta perenne rampicante che appartiene alla famiglia delle Pedaliacee.
Il genere Harpagophytum è lo stesso del sesamo.

L’artiglio del diavolo è conosciuto in lingua inglese con i sostantivi di: “grapple plant” (pianta rampino), “wood spider” (ragno di legno) e “devil’s claw” (artiglio del diavolo).
Cresce in Africa Meridionale e soprattutto nelle regioni orientali e sud-orientali della Namibia, nel sud del Botswana, nella regione del Kalahari, nel Northern Cape e in Madagascar.
L’artiglio del diavolo deve il suo nome alle quattro appendici dure e nastriformi che caratterizzano i suoi frutti ovoidali. Queste escrescenze sono dotate di robusti uncini che, penetrando nel corpo o nelle zampe degli animali, procurano serie ferite, costringendoli a compiere una danza “indiavolata”.
La parte usata a scopo medicamentoso è costituita dalle escrescenze laterali della radice tuberosa (dette radici secondarie), che contengono alte percentuali di principi attivi.
Che differenza c’è tra la arnica e artiglio del diavolo?
L’arnica è un’erba medicinale utilizzata nella preparazione rimedi fitoterapici per il trattamento di infiammazioni e dolori muscolari, e marginalmente per il trattamento delle infiammazioni del cavo orale. Appartiene alla famiglia botanica Asteraceae (Compositae), Genere Arnica e specie montana L.
Arnica e artiglio del diavolo hanno applicazioni simili e, spesso, costituiscono ingredienti del medesimo rimedio (gel e pomate).
Qualcuno predilige l’arnica nel trattamento muscolare, mentre riserva l’artiglio del diavolo soprattutto ai dolori reumatici e articolari in genere.
A Cosa Serve
A cosa serve l’artiglio del diavolo?
Artiglio del diavolo nella medicina tradizionale sud-africana
L’uso etnobotanico dell’artiglio del diavolo ha avuto origine in Africa Meridionale.
Per la precisione, questa pianta è uno degli “emblemi floreali” (simboli geografici) del Botswana, dove si crede possa essere utile nel trattamento di varie condizioni dolorose.
Nella medicina tradizionale sud-africana l’artiglio del diavolo viene utilizzato da secoli per la cura di vari problemi, come:
- Malattie reumatiche
- Dolori articolari
- Febbre
- Problemi allo stomaco.
Artiglio del diavolo in fitoterapia
Ciò che è stato constatato empiricamente dalle popolazioni locali venne poi confermato dagli studi del tedesco Schmidt, che hanno portato alla scoperta di tre glicosidi ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antipiretici dell’arpagofito:
- Arpagoside
- Arpagide
- Procumbide.
Artiglio del diavolo contro il dolore e l’infiammazione
L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come:
- Tendinite
- Osteoartrite
- Artrite reumatoide
- Mal di schiena
- Dolori cervicali.
Le proprietà analgesiche e antinfiammatorie dell’artiglio del diavolo sono state confermate da numerosi studi condotti in vitro, su roditori e su esseri umani.
Molti di questi studi hanno paragonato l’efficacia di comuni prodotti antinfiammatori a quella degli estratti naturali di Arpagofito. In molti casi i risultati sono stati incoraggianti e l’artiglio del diavolo ha sempre confermato le proprie virtù terapeutiche.
Una revisione di “Cochrane” sugli effetti clinici di questo rimedio ha osservato che l’artiglio del diavolo sembra ridurre il mal di schiena più del placebo, anche se di moderata significatività.
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