venerdì, Dicembre 13, 2024

BENE, BRAVI, DAVIS

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Torino, anzi no, Malaga, teatro del miracolo. L’Italia del tennis si regala la seconda Coppa Davis consecutiva – la terza nella storia – e lo fa in grande stile, con Matteo Berrettini e Jannik Sinner a schiacciare il sogno olandese. I Paesi Bassi, arrivati per la prima volta in finale, si sono trovati davanti una squadra compatta, concreta, letale. Insomma, questa volta non ce n’è stato per nessuno.

Apre le danze Matteo Berrettini, che dopo un’annata piena di infortuni tira fuori una prestazione da manuale. 6-4, 6-2 a Botic van de Zandschulp, zero fronzoli, massimo risultato. Matteo piazza colpi precisi, tiene la testa salda e porta a casa il punto che vale l’1-0 Italia. Il pubblico azzurro esulta, ma sa che il bello deve ancora arrivare.

Poi tocca a Jannik Sinner, l’uomo del momento. Numero uno al mondo, inarrestabile per tutto l’anno, e oggi ancora una volta decisivo. Tallon Griekspoor prova a resistere, ma c’è poco da fare. Sinner gioca con una calma da veterano e chiude in due set: 7-6(2), 6-2. Fine dei giochi, Italia campione.

Il secondo set è una dimostrazione di forza: appena Sinner accelera, l’olandese si spegne. Il numero uno azzurro mette il punto esclamativo su una stagione straordinaria, e il resto della squadra, capitanata da Volandri applaude l’uomo che ha chiuso il conto.

Questo titolo arriva 47 anni dopo la prima storica vittoria del 1976, con Panatta e Barazzutti protagonisti, e appena un anno dopo il successo del 2023. Non solo: con questa vittoria, l’Italia entra nella ristretta cerchia di nazioni capaci di vincere nello stesso anno sia la Coppa Davis che la Billie Jean King Cup.

L’Italtennis non è più una promessa, è una realtà. Sinner ha trascinato la squadra con prestazioni eccezionali, ma questa Coppa Davis è anche il frutto di un gruppo coeso e motivato. Berrettini ha risposto presente nel momento decisivo, Musetti e company hanno dato il loro contributo lungo il cammino, e il capitano Volandri si è confermato una guida capace.

La Coppa torna a casa. Ed è azzurra, ancora una volta.

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