Capovolgere o ruotare il materasso sono azioni che solitamente si compiono alcune volte nel corso dell’anno, un po’ per non consumare sempre lo stesso lato, e un po’ nella convinzione che così facendo l’igiene ne guadagni.
Essendo piuttosto pesante però non si tratta certo di un’operazione semplicissima da fare, quindi prima di compiere tale sforzo è bene chiedersi se serva veramente.
Se è vero infatti che di tanto in tanto girare o ruotare il materasso può aiutare a farlo durare più a lungo e a dormire più comodamente, è bene ricordare che non tutti sono progettati per subire queste manovre e, in alcuni casi procedere comunque potrebbe causare più danni che benefici. Ecco come capire cosa è giusto fare con il proprio modello.
I vantaggi di capovolgere o ruotare il materasso
Anche se i due termini possono essere confusi, capovolgere il materasso non è la stessa cosa di ruotarlo.
Capovolgere il materasso significa fare in modo che il lato rivolto verso la rete o le doghe arrivi a fine operazione a essere rivolto verso il soffitto e viceversa.
Ruotando il materasso, invece, gli si fa compiere un giro di 180 gradi, in modo che la parte del che era vicino alla testata del letto si trovi ai piedi del letto e viceversa.
In alcuni casi, capovolgere o ruotare il materasso può farlo durare più a lungo perché consente all’usura di essere distribuita in modo più uniforme, cosa molto difficile se non si cambia mai la posizione del materasso, visto che la maggior parte della gente tende a dormire nello stesso punto del letto e nella medesima posizione, rovinandone quindi solo una porzione.
Per lo stesso motivo queste manovre possono anche aiutare a dormire meglio, visto che la parte consumata potrebbe non fornisce un supporto adeguato per il riposo.