CHIARIELLO: “ADL CI VEDE LUNGO! LA BANCARELLA DEL TORRONE CE L’AVETE VOI IN TESTA!”

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A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “È di oggi la notizia che le indagini relative all’operato della Juventus sui bilanci degli anni passati, condotte dal Procuratore Marco Gianoglio e dai sostituti procuratori Ciro Santoriello e Mario Bendoni di Torino, sono giunte a conclusione. La procura sta indagando la Juventus per falso in bilancio e turbativa di borsa e al centro ci sono due filoni d’inchiesta: le plusvalenze fittizie e gli stipendi fintamente differiti.

Cos’accadde in epoca pandemica? Alcune società hanno chiesto ai propri dipendenti di ridursi lo stipendio perché c’erano meno entrate, bigliettazione fermata, e quindi di rendersi partecipi dei problemi economici della società. La Procura di Torino imputa che è stato fatto un falso abbattimento dei costi, da alcune carte privati dei procuratori dei calciatori si evince che gli stipendi sono stati differiti anche in caso di cessione, pertanto non c’è stato il risparmio che è stato messo nel bilancio. Le plusvalenze, invece, sono state gonfiate per falsare i bilanci. L’accusa è, nel 2018/19, la minor perdita segnata al bilancio di 39 milioni in realtà era di 84,5 milioni; nel 2019/20 anziché di 89 milioni era di 236 milioni; nel 2020/21 anziché di 209,5 milioni era di 222,5 milioni. La Procura Federale aveva chiesto una serie di condanne a tutti coloro che hanno fatto plusvalenze, ma la giustizia sportiva l’aveva rigettato sostenendo non ci fossero gli estremi. La Procura Ordinaria, forte di strumenti di indagine che la Procura Sportiva non ha, scoperchia il vaso di Pandora. Cosa mi viene da pensare? Che a fronte di una Juventus che ha 16 indagati che non sono stati prosciolti, ma addirittura la procura ha chiesto gli arresti domiciliari per Andrea Agnelli senza che il GIP lo acconsentisse, adesso arriverà il rinvio a giudizio. La Juventus è in questa situazione. L’Inter è in una situazione esplosiva più o meno analoga. La Roma ha fatto il delisting, l’americano Friedkin l’ha ritirata dalla borsa rendendola nuovamente proprietà privata. Commisso a Firenze è arrivato ed ha litigato con tutti, aumentando la violenza nello stadio, senza dissociarsi dai cori facinorosi.

Cosa scopriamo? Che chi ci ha visto veramente lungo è Aurelio De Laurentiis che, a differenza degli scorsi anni in cui ha avuto il braccino corto, poteva risparmiarsi Ndombele, Raspadori, Simeone e il Napoli vola. Non solo in campo, non solo in Champions, tutto grazie ad un presidente che ha una visione. Questo è l’anno in cui, forse, abbiamo capito che il centro sportivo, lo stadio, le parolacce, gli emolumenti del Consiglio di Amministrazione, tutto quanto gli è stato vomitato addosso, sono piccolezze di fronte al fatto che c’è un proprietario che in 18 anni ha portato il Napoli in A che ha lottato per lo scudetto, avanzato in Europa e gli stipendi corrono precisi, i bilanci sono puliti e non dobbiamo temere niente. La bancarella del torrone ce l’avete in testa tutti quanti voi”.

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