Che cosa deve fare con i clandestini un ministro di centrodestra, a partire da Salvini, deve deciderlo la sinistra. È la pretesa un po’ curiosa che emerge, per ora, dall’ala più estrema della coalizione. Non è bastata la sonora legnata presa alle elezioni del 25 settembre.
È bastato che Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture, incontrasse il comandante della Guardia Costiera (nella foto anche l’on. Rixi) per far strillare Fratoianni, Bonelli e compagnia.
Attaccano Salvini per i clandestini
Eppure, il ministro e vicepremier del governo di centrodestra non ha fatto altro che parlare – doverosamente – con l’Ammiraglio Nicola Carlone, che è appunto il comandante generale della Guardia Costiera.
Parliamo di un Corpo che vanta un personale con 10.800 donne e uomini e centinaia di uffici e comandi in tutta Italia.
Non è stato un mistero quello di cui i due hanno parlato. “È stato un lungo e proficuo incontro per fare il punto della situazione, anche a proposito di immigrazione: attualmente in area Sar libica ci sono due imbarcazioni ong”.
Insorgono i protettori delle Ong
Appena hanno letto i comunicati sulla Sar – ovvero la zona dove il soccorso è garantito dallo Stato che ha istituito l’area – i signori protettori delle ONG sono insorti. Perdono le elezioni ma vogliono decidere come si governa il contrasto all’immigrazione clandestina.
“È bastato un solo giorno da ministro a Matteo Salvini per mettere in chiaro le sue intenzioni e la piega che prenderà questo governo”: a strillare è stato il solito Angelo Bonelli, per lui evidentemente ministro e comandante nemmeno dovrebbero parlarsi. E sapete perché? “Salvini vuole bloccare i porti e abbandonare in mare bambini, donne e uomini”.
Con una frasetta così la sinistra pensa di bloccare un governo, intimidire un ministro, mandare all’aria le stesse politiche europee che promettono accoglienza e ridistribuzione dei migranti che arrivano illegalmente.
Insomma, pretendono di dettare ancora legge dall’opposizione. Come se gli italiani non avessero fatto una scelta precisa anche sul contrasto all’immigrazione clandestina. Mettono le mani avanti, quelli della sinistra più o meno estrema, e gli scafisti del mare applaudono contenti.