Introduzione
Nella cultura italiana, la colazione è tradizionalmente considerata un pasto molto importante.
Questa variabilità dipende da molti fattori, alcuni realmente giustificabili, altri conducibili semplicemente a una maggior cura per il benessere psico-fisico generale.
Fare colazione è quindi meglio che saltarla? In passato qualunque professionista avrebbe risposto, con decisione, di “sì. Oggi invece, con un tono vagamente provocatorio, noi vi rispondiamo “dipende”.
Prima di entrare nel merito, facciamo una breve sintesi sugli aspetti salienti del pasto di colazione.
Colazione
Abitudine tradizionale e attitudine moderna alla colazione
Tipicamente “dolce“, la frazione energetica della colazione italiana corrisponde al 15% circa, mentre agli spuntini si attribuisce circa il 5%, al pranzo il 40% e alla cena il 35%.
Queste percentuali sono ovviamente indicative, ma si osserva un progressivo rimescolamento della suddivisione globale.
Esattamente come la colazione, anche gli altri pasti stanno lentamente evolvendosi. La cena sembra aumentare, il pranzo diminuire e gli spuntini tendono a moltiplicarsi.
Detto questo, in realtà, ad oggi la fetta di popolazione italiana che rispetta il rito della colazione è in costante diminuzione.
Tale “inversione di tendenza” è imputabile soprattutto a tre concause:
- l’accelerazione dei ritmi, l’addensamento degli impegni e la conseguente diminuzione del tempo libero;
- il cambiamento delle abitudini nutrizionali collettive, che mediamente vede aumentare l’attitudine all’eccesso calorico;
- la mutazione del livello di attività fisica globale, soprattutto di quella correlata alle attività quotidiane, lavorative e domestiche, invece tendenzialmente in riduzione.
Pochi fanno colazione come la tradizione nostrana vorrebbe, ma forse si tratta anche del normale adattamento ai ritmi moderni.
Questo fenomeno è meno accentuato nei paesi anglosassoni dove, “quantitativamente” parlando, la colazione (breakfast) ha un’importanza superiore al nostro pranzo (lunch), che equivale a poco più di uno spuntino, mentre la cena (dinner) si anticipa alle 19:00 circa e, rispetto a noi italiani, è leggermente più scarsa.
Ma allora, perché si sente ancora dire che “la colazione è il pasto più importante della giornata?”