Con il suo solito pragmatismo, Conte ha espresso soddisfazione per i primi acquisti, evidenziando la lungimiranza della società nel costruire una squadra che non sia solo competitiva nel presente, ma anche proiettata verso il futuro. Ha invitato alla calma, nonostante la deludente stagione passata, riconoscendo tuttavia la necessità di migliorare. “Non possiamo buttare tutto,” ha dichiarato, “ci sono valori che non possono sparire nel giro di un anno.”
L’obiettivo per la nuova stagione è chiaro: tornare in Europa. Un traguardo definito “realistico” da Conte, che ha messo in guardia contro illusioni di grandeur. “Dobbiamo essere ragionevoli,” ha affermato, “il gap con le prime è ampio, ma lavorando sodo possiamo colmarlo.”
Parole di elogio sono state spese per Victor Osimhen, definito da Conte un “top player” e un “professionista esemplare.” Ha confermato che il nigeriano è ancora un giocatore del Napoli e si aspetta da lui il massimo impegno, indipendentemente dalle voci di mercato.
Il tecnico ha anche chiarito il suo ruolo di leader, ribadendo l’importanza di avere voce in capitolo sulle questioni tecniche. “Qui comando io,” ha dichiarato con fermezza, sottolineando la sintonia con il presidente De Laurentiis.
Conte ha illustrato la sua visione tattica, fondata su un sistema flessibile in grado di adattarsi alle diverse situazioni di gioco. Ha sottolineato l’importanza di un calcio aggressivo e propositivo, basato sull’intensità e sulla voglia di dominare la partita.
Infine, ha parlato della preparazione atletica, enfatizzando la necessità di lavorare su forza, resistenza e resilienza. “Dobbiamo ritrovare la ferocia di due anni fa,” ha concluso, “solo così potremo tornare ai vertici del calcio italiano.”