Nel gennaio 2025, la competizione tra Stati Uniti e Cina nel settore dell’intelligenza artificiale generativa ha raggiunto nuovi livelli, con il lancio di Deep Seek, un modello di Gen AI cinese progettato per competere direttamente con i colossi occidentali come ChatGPT. Questo modello rappresenta una svolta per la Cina, con un investimento iniziale di soli 6 milioni di dollari, una frazione rispetto ai budget delle aziende di Silicon Valley.
La caratteristica distintiva di Deep Seek è l’efficienza: utilizza solo 2.000 chip Nvidia per l’addestramento, rispetto ai 16.000 necessari per i modelli di OpenAI o Google. Questa ottimizzazione ha avuto un impatto immediato sul mercato, causando un calo dell’11% delle azioni Nvidia e destabilizzando il settore tech statunitense. Deep Seek si è rapidamente imposto come l’app più scaricata in Cina, USA e Regno Unito, conquistando l’interesse globale grazie alla sua apertura al mondo open source.
Nel frattempo, gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare. Il presidente Trump ha annunciato il progetto Stargate, una joint venture da 500 miliardi di dollari che coinvolge OpenAI, Oracle, Nvidia e altre aziende leader per sviluppare data center avanzati. Anche Meta, guidata da Mark Zuckerberg, ha rilanciato con la costruzione del Richard Parish Data Center in Louisiana, un’infrastruttura gigantesca per sostenere l’espansione dell’IA americana.
Nonostante il suo successo tecnologico, Deep Seek non è privo di controversie. Sulle questioni politicamente sensibili come Tienanmen o Taiwan, il modello riflette la censura cinese, evitando di rispondere. Tuttavia, si distingue per la sua efficienza nei calcoli matematici e nella risoluzione di problemi complessi, rendendolo ideale per applicazioni scientifiche e tecnologiche.
Questa competizione tra USA e Cina rappresenta più di una semplice sfida tecnologica: è una corsa per la leadership globale nell’innovazione. Mentre entrambe le nazioni mostrano i muscoli, il futuro dell’intelligenza artificiale si giocherà su questi progetti ambiziosi, con implicazioni economiche e politiche profonde.