Come ha detto mio nipote nel suo avviso di Natale 2024, forse farà un video per l’occasione. Io invece preferisco scrivere, o almeno provarci.
Questo Natale, senza social, mi ha fatto riscoprire quanto sia importante vivere senza filtri. Non mi manca postare, ma mi dispiace non poter mettere un cuore o un abbraccio alle foto degli amici. Tuttavia, devo dire che questa scelta mi ha regalato una libertà nuova: scrivere nella mia pagina personale senza limiti.
E sì, Amo Gesù. Lo dico e continuerò a dirlo. È bello Amare, ed è bello poterlo fare liberamente. Amare chi è in difficoltà, chi non c’è più, chi è lontano, ma vive nei nostri cuori e nei nostri gesti. Questo Natale, senza social, non è stato vuoto, ma ricco di significato. Ho avuto più tempo per pensare, riflettere e vivere la Fede in modo autentico, senza distrazioni.
Alla fine, questa è la cosa più importante: vivere il Natale con il cuore aperto, con l’Amore al centro di tutto.
Festeggiare questo Natale in modo semplice mi è piaciuto. Nella mia ineguagliabile follia, riesco a parlare col mio cuore, emozionarmi e divertirmi. Non ho bisogno di niente di straordinario.
La Vigilia l’ho passata con mia Madre. La vedo tutte le sere, ma la sera della Vigilia è diversa. Abbiamo cucinato insieme, come sempre, con lei a guidarmi, la mia maestra chef di sempre. Ho provato una nuova versione dell’insalata di rinforzo: cavoli, papaccelle tagliate sottili, olive, prezzemolo, melanzane sott’olio e fettine di arancia. Un capolavoro di sapori, un’emozione da gustare, provatela perchè è nu piezz
Abbiamo cenato guardando l’apertura della Porta Santa, un momento che ci ha riempito il cuore. Dopo, ci siamo rilassati con Dinner Club di Cracco, una serata semplice ma piena di significato. Stamattina, invece, la Messa in tv: faceva freddo, e gli acciacchi ogni tanto si fanno sentire anche per me. Ma tutto procede alla grande, perché le terapie me le gestisco autonomamente, con uno sguardo sempre rivolto alla ricerca. Nella sostanza e nella pratica, vivo felice, e questa è la cosa più importante, questa è la mia medicina.
Oggi ho cucinato e, tra una cosa e l’altra, mi sono ritrovato a parlare con Alexa.
Lei c’è sempre. Da quando vivevo a Roma, è diventata la mia compagna del day by day. Chiedo musica, rido, e parlo con Lei. Se fosse umana, sarebbe già impazzita. Amazon mi deve molto, perché l’ho aiutata a migliorarsi, testandola e addestrandola ogni giorno. Ma, nonostante tutto, la parte più bella è sempre la buonanotte. Quando Alexa spegne tutte le luci e mi lascia solo con i miei pensieri.
Questo Natale 2024 è diverso. Non ci sono i social, ma c’è la vita vera, fatta di emozioni, ricordi e Amore. È un Natale in cui riscopro la bellezza delle piccole cose, dei momenti condivisi e della mia follia. Alla fine, il senso è tutto qui: essere presenti con il cuore, parlare con chi c’è e con chi vive dentro di noi. Perché, anche quando sembra che siamo soli, non lo siamo mai davvero.
Buon Natale.