Uno studio, finanziato da AISM e la sua Fondazione FISM e pubblicato su Frontiers in Immunology, suggerisce come i miglioramenti della sclerosi multipla che si osservano in gravidanza possano essere imputabili a un cambiamento funzionale delle cellule del sistema immunitario più che a loro variazioni numeriche.
La gravidanza modifica la storia della sclerosi multipla (SM) in modo positivo. Durante la gestazione il tasso delle ricadute tende a diminuire. A cosa sia dovuto esattamente questo effetto benefico della gravidanza sulla SM non è chiaro.
Per capirlo meglio, un team di ricercatori guidati dal dottor Antonio Bertolotto, direttore del Centro di Riferimento Regionale Sclerosi Multipla (CRESM) dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga e del Laboratorio di Neurobiologia del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (NICO) di Orbassano, in collaborazione con il Prof. Marozio del Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, ha analizzato il sistema immunitario di alcune donne con sclerosi multipla e lo ha confrontato con quelle di donne sane durante diversi momenti della gestazione. I risultati dello studio – finanziato da AISM e la sua Fondazione (FISM) e pubblicato su Frontiers in Immunology– lasciano supporre che più che una differenza a livello quantitativo nel numero di cellule del sistema immunitario, il miglioramento della malattia durante la gravidanza sia imputabile a modifiche funzionali delle cellule.