Guardatela la foto del primo consiglio dei ministri, è il governo Meloni che parte. In giro c’è un entusiasmo mai visto e contagia tutti gli elettori dei partiti del centrodestra.
Ed è un bene che ci sia tanta voglia di lavorare, come si vede dalle dichiarazioni di ogni singolo ministro. Fa un po’ sorridere che da sinistra ci sia chi si interroga sulle parole lealtà e responsabilità pronunciate dalla premier. No, loro non ci sono abituati, a sinistra i trabocchetti se li fanno ogni giorno.
Il governo Meloni emoziona
Il governo Meloni emoziona. Da ieri ricevo telefonate dal vasto mondo della destra diffusa. Certo, in molti hanno votato Fdi, ma anche chi ha sostenuto la Lega e gli altri partner della coalizione ha motivo di essere contento, colpito, soddisfatto. È una conquista di popolo, non una trama di Palazzo.
Anzitutto è un bene quel terzetto di vertice. Giorgia ha fatto benissimo a nominare come suoi vice Matteo Salvini e Antonio Tajani. È il segno di una squadra che marcerà compatta e che, quando ci saranno le inevitabili difficoltà, avrà i suoi punti di riferimento per risolvere i problemi. Insieme. Non credo proprio alle trappole.
E poi, il clima. Attorno alla nuova premier, si avverte già il cambiamento di cui c’è bisogno, anzitutto nello stile di governo. Si è già parlato della sobrietà con cui si comincia, ma c’è altro e sta proprio nella responsabilità verso una storia comune.
Quei ministri de La Destra…
Mi ha detto un grande uomo della Destra italiana, Paolo Agostinacchio, col quale ammiravano i giuramenti di Daniela Santanché e Nello Musumeci (con entrambi ci facemmo un partito…): “Quanti sacrifici ripagati solo ora, quante ce ne hanno fatte da giovani e ora finalmente si aprono dal portone principale le strade del governo della Patria”.
C’è tutto in questa frase: l’orgoglio anzitutto. E la passione, che è allo stesso tempo sofferenza patita.
E ne siamo felici, anche se sappiamo che dovremo difendere in ogni modo la Meloni e ciascuno dei suoi ministri: dall’altra parte ci sarà solo faziosità ma di qua ci sarà un esercito di persone che non si farà intimidire da nessuno.