Nome Scientifico

Harpagophytum procumbens (Burch.)
Famiglia
L’arpagofito – o artiglio del diavolo – è una pianta rampicante perenne appartenente alla famiglia delle Pedaliaceae.
Origine
L’arpagofito è originario dell’Africa tropicale.
Parti Utilizzate
La droga della pianta è costituita dalle radici secondarie essiccate (Farmacopea Ufficiale Italiana).
Costituenti Chimici
Fra i principali costituenti chimici dell’arpagofito, ricordiamo:
- Monoterpeni iridoidi, fra cui arpagoside, arpagide e procumbide;
- Derivati feniletanolici, fra cui ritroviamo l’acteoside (verbascoside) e l’isoacteoside;
- Fitosteroli;
- Flavoni;
- Oligosaccaridi;
- Triterpeni;
- Acidi aromatici.
Proprietà dell’Artiglio del Diavolo in Erboristeria: quali sono?
All’artiglio del diavolo sono attribuite proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed antireumatiche. Tali proprietà – confermate da studi condotti su animali – sembrano imputabili al contenuto dei monoterpeni iridoidi, benché si ritiene possa esservi il coinvolgimento anche di altri costituenti chimici nel conferire le suddette proprietà. Difatti, tali attività sembrano essere minori nei singoli componenti rispetto all’uso dell’estratto di artiglio del diavolo nel suo complesso.
All’arpagofito sono inoltre attribuite la capacità di stimolare la secrezione di succhi gastrici e la capacità di esercitare un effetto coleretico.
Non sorprende, quindi, che la Commessione E Tedesca abbia autorizzato l’uso della pianta in caso di disturbi digestivi, perdita di appetito e reumatismi.
Gli estratti di arpagofito sono contenuti all’interno di diversi prodotti per uso orale (integratori alimentari usati principalmente per favorire il benessere articolare) e per uso cutaneo (creme o pomate utilizzate per lenire sintomi dolorosi dovuti ad affezioni articolari e affezioni di natura reumatica).