sabato, Luglio 19, 2025

Sblocchiamo i cookie wall e cookie paywall

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Premessa

L’utente medio, navigando sul web, ormai liquida con superficialità le informative preliminari banner di consenso informato, premendo compulsivamente il tasto Accetta senza soffermarsi a comprendere le implicazioni della propria scelta. Questo comportamento automatico rivela una disattenzione crescente verso la protezione dei dati personali, nonostante l’importanza dei meccanismi di consenso introdotti dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati GDPR.

Il consenso informato rappresenta un grande passo in avanti, ci si basa sul concetto fondamentale è che gli utenti devono essere pienamente consapevoli di come i loro dati personali vengono raccolti e utilizzati. Il consenso deve essere libero, specifico, informato e inequivocabile. Questo significa che gli utenti devono poter comprendere chiaramente quali informazioni vengono raccolte e con quali finalità.

Per quanto riguarda i cookie banner, la normativa richiede una comunicazione trasparente. Il banner deve spiegare in modo chiaro e comprensibile le tipologie di cookie utilizzati, distinguendo tra cookie tecnici, necessari per il funzionamento del sito, e cookie di profilazione o marketing, che richiedono un consenso esplicito.

Nonostante siano previste sanzioni significative, molti siti web adottano pratiche scorrette: innanzitutto, ostacolano la revoca del consenso precedentemente rilasciato e, ancor più grave, implementano sistemi bloccanti che impediscono l’accesso ai contenuti, ricorrendo ai cosiddetti cookie wall e cookie paywall. Questi meccanismi coercitivi rappresentano una palese violazione dei principi di trasparenza e libera scelta sanciti dal GDPR.

Immagina di essere davanti a un cancello digitale: da un lato il contenuto che ti interessa, dall’altro una richiesta che ti mette alle strette. Ecco i cookie wall e cookie paywall, i nuovi guardiani del web che hanno trasformato la navigazione online in una sorta di negoziazione forzata.

I cookie wall sono come dei buttafuori digitali che ti dicono: Accetti tutto o non entri. Niente opzioni, niente sfumature. Vuoi leggere quell’articolo? Devi ingoiare tutti i cookie, compresi quelli che tracciano ogni tuo movimento online. È un po’ come se per entrare in un negozio dovessi firmare una liberatoria che ti spoglia di ogni privacy.

I cookie paywall sono ancora peggio: non solo vogliono i tuoi dati ma, pretendono pure dei soldi. Immaginali come dei camerieri che ti dicono: Vuoi il menù? Prima paga il coperto e firma qui. Giornali online, servizi streaming, siti specializzati: tutti hanno adottato questa strategia che sa tanto di ricatto digitale.

Il paradosso? Tutto questo accade mentre il GDPR dovrebbe tutelarci, ma nella pratica sembra più una raccomandazione che una legge. Gli utenti, stanchi e frettolosi, cliccano Accetta come automi, rinunciando di fatto al proprio diritto di scelta.

È la nuova frontiera del consenso online: dove la libertà viene negoziata a colpi di click. Parola d’ordine è raccogliere più dati possibili del malcapitato visitatore del sito web.

Sono legittimi?

L’articolo 4, paragrafo 11, del GDPR consenso dell’interessato: qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata e inequivocabile dell’interessato, con la quale lo stesso manifesta il proprio assenso, mediante dichiarazione o azione positiva inequivocabile, che i dati personali che lo riguardano siano oggetto di trattamento.

In base a questa definizione, i cookie non possono essere considerati un consenso valido, poiché non offrono agli utenti una scelta libera riguardo al loro utilizzo. Pertanto, i cookie non sono conformi alle disposizioni del GDPR.

Nel maggio 2020 il Comitato europeo per la protezione dei dati EDPB ha aggiornato le linee guida sul consenso ai sensi del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE GDPR, clicca qui.

Le linee guida EDPB chiariscono che il consenso dato tramite i cookie wall non è liberamente fornito e pertanto non costituisce valido consenso.

I garanti europei spagnolo e irlandese hanno osservato che cookie wall non costituiscono un consenso valido perché all’utente non viene presentata una vera scelta.

Continue violazioni

Ritorniamo sull’argomento: ci sono aziende specializzate in grado di raccogliere dati anche se abbiamo espresso il diniego alla tracciabilità dei cookie. Puoi trovare ulteriori informazioni su questo tema negli articoli indicati di seguito:

  • Iubenda recupera i dati sulle conversioni di Google Ads per circa il 65% dei clic degli utenti che rifiutano il consenso. Leggi l’articolo: Entriamo in merito alla valutazione d’impatto della protezione dei dati (DPIA), clicca qui.
  • Come giocano sporco le aziende Meta e Yandex che bypassano le protezioni di Android per collegare la navigazione web anonima agli utenti delle app. Leggi l’articolo: Navigazione anonima violata clicca qui.
  • Leggi l’articolo: Guerra ai Tracker difendiamoci dagli elementi traccianti clicca qui.

Contromisure

cookie paywall example
cookie paywall example

Esempio di cookie paywal da notare l’azienda che cura la gestione del consenso informato!

Rimane sempre il consiglio di utilizzare Linux come sistema operativo per i cellulari Android con Graphene come sistema operativo. Sui dispositivi utilizza Firefox o una sua derivata FOSS (Free and Open Source Software) con le opportune estensioni.

Non farti venire la mania di installare l’universo mondo di estensioni perché possono abbassare il livello di privacy ottenuto!

Firefox Multi-Account Containers

Estensione per Firefox clicca qui, disponibile solo su PC.

Multi-Account Containers isola completamente le schede del browser, impedendo lo scambio non autorizzato di informazioni tra siti web. Questo approccio migliora la privacy, ma può talvolta interferire con funzionalità che richiedono interazione tra siti, come i pagamenti online tramite PayPal, dove le pagine dello shop e del servizio di pagamento devono comunicare per completare la transazione.

Privacy Badger

Estensione per Firefox clicca qui, disponibile su PC e cellulare.

Realizzata da EFF Electronic Frontier Foundation una garanzia! Privacy Badger automaticamente blocca i tracker nascosti attraverso l’invio del segnale Global Privacy Control per disattivare la condivisione e la vendita dei dati e il segnale Do Not Track per indicare alle aziende di non tracciare. Se i tracker ignorano questi segnali, Privacy Badger imparerà a bloccarli.

È importante gestire in modo aggressivo i siti che adottano cookie bloccanti, mettendo tutte le spunte nella zona rossa (blocco).

uBlock Origin

Estensione per Firefox clicca qui, disponibile su PC e cellulare.

uBlock è un ad-blocker ma, se esplori tutte le sue funzionalità, potrai accedere a tante funzioni interessanti come la modalità seleziona elemento, ti permette di disattivare gli elementi specifici nella pagina che stai visualizzando. Ricorda che Google ostacola questa estensione, disponibile anche su Chrome, ma per un funzionamento al 100% è consigliabile utilizzare sempre Firefox.

LocalCDN

Estensione per Firefox clicca qui, disponibile su PC e cellulare.

LocalCDN è un’estensione del browser Web che emula le reti di distribuzione dei contenuti per migliorare la tua privacy online. Intercetta il traffico, trova le risorse supportate localmente e le inietta nell’ambiente. Tutto questo avviene automaticamente, quindi non è richiesta alcuna configurazione preliminare. Hai dubbi prima di installare l’estensione effettua un test clicca qui.

Conclusione

Hai tutti gli strumenti necessari per aumentare la privacy della tua navigazione e scardinare i cookie fastidiosi. Le estensioni suggerite sono dei veri e propri coltellini svizzeri: devi affinarle e testarle per ottenere il massimo risultato desiderato.


Il presente articolo è stato redatto con software e sistema operativo libero Inkscape, GIMP.
Licenza Creative Common: CC BY-NC-SA, fonte BalziBoxcollaborazioni.

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