Definizione ed epidemiologia della sclerosi multipla pediatrica
La definizione di sclerosi multipla nel bambino e nell’adolescente non differisce sostanzialmente da quella dell’adulto, si tratta della stessa malattia di origine infiammatoria, che colpisce il Sistema Nervoso Centrale, genera demielinizzazione ed è innescata da un processo immunopatologico che vede la compartecipazione di vari fattori tra cui la predisposizione genetica e fattori di tipo ambientale. L’unica differenza è che nei soggetti più giovani la malattia si sviluppa in un sistema immunitario e in un sistema nervoso più “immaturi” rispetto all’adulto pertanto la malattia ha un carattere più infiammatorio ma anche una maggiore capacità di compensazione e di riparazione del danno.
Si definisce sclerosi multipla pediatrica quando insorge prima dei 18 anni: quando compare sotto i 12 anni la malattia colpisce allo stesso modo il genere femminile e quello maschile, mentre dopo la pubertà e nell’adulto la frequenza è doppia delle donne rispetto agli uomini. Inoltre in età pediatrica, le forme progressive sono rarissime mentre predomina una forma recidivante-remittente spesso caratterizzata da ricadute molto più frequenti rispetto a quanto accade nella sclerosi multipla all’età adulta.
Per quanto riguarda i dati epidemiologici vari studi affermano che dal 3 al 10% delle persone con sclerosi multipla ha un esordio in età pediatrica (prima dei 16 o dei 18 anni, a seconda del limite superiore con cui i diversi Paesi stabiliscono il termine dell’età pediatrica) e solo l’1% sotto i 10 anni di età. Nel dettaglio, gli studi svolti negli ultimi 13 anni attestano mediamente da 0.6 casi di SM pediatrica ogni 100.000 abitanti fino ad arrivare a 2.85 casi ogni 100.000 persone nelle aree ad alto rischio come la Sardegna.