Troppo fruttosio: quali pericoli per il cervello?

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Introduzione

Il fruttosio, al contrario di quanto si possa pensare, non è più innocuo di altri zuccheri. Anzi, lo zucchero che viene introdotto mediante il consumo, in prevalenza di frutta, ed alcuni ortaggi, se consumato in eccesso, potrebbe danneggiare il cervello, e rappresentare un fattore di rischio per l’insorgenza dei primi segnali di Alzheimer. Uno studio condotto in Colorado sembrerebbe confermare questa connessione.

A dire il vero, sul fruttosio si è espressa anche la Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) che in merito alle raccomandazioni sull’assunzione degli zuccheri, parla esplicitamente solo del fruttosio, riferendosi alle quantità massime di zuccheri da introdurre con l’alimentazione quotidiana. Si raccomanda di “limitare il consumo di zuccheri a < 15%» delle energie assunte ogni giorno con cibo e bevande”; di “limitare l’uso del fruttosio come dolcificante e di “limitare l’uso di alimenti e bevande formulati con fruttosio e sciroppi di mais ad alto contenuto di fruttosio”.

Fruttosio: cos’è?

Il fruttosio (o levulosio) è un monosaccaride, che ha la medesima formula molecolare del glucosio (C6H12O6) ma presenta una diversa struttura chimica. Anche le sue proprietà nutrizionali, da tempo oggetto di numerosi studi e ricerche, sono diverse. Come tutti i carboidrati anche il fruttosio apporta all’incirca 4 Kcal per grammo. Il fruttosio è contenuto in particolare nella frutta e in alcuni ortaggi, in percentuale variabile, come riportato nella tabella sottostante.

ALIMENTOGlucosio totale
(g/kg di alimento)
Fruttosio totale
(g/kg di alimento)
Frutta
Arance29-3931-33
Banane42-6241-62
Fragole2520-27
Mandarini10-1118-38
Mele29-3280
Pere12.5-1660
Succo di limone8-99
Verdura e ortaggi
Aglio148
Carote23.523
Lattuga2.4-5.13.1
Melanzane13-1612-16
Peperoni15-2513-16
Piselli2.3-192.25-10
Pomodori freschi13-1415-19
Zucchine9.5-118-12

Indice glicemico o metabolismo del fruttosio?

Cosa comporta dunque danni all’organismo e favorisce l’insorgenza di diabete, resistenza insulinica e danni al cervello, se parliamo di fruttosio? Uno zucchero che viene spesso consigliato ai soggetti diabetici per il suo basso indice glicemico (19-23), che comporta un aumento di livelli di glucosio nel sangue nettamente inferiore rispetto all’assunzione di un’analoga quantità di glucosio (indice glicemico 100) o di saccarosio (indice glicemico 68), con un potere dolcificante superiore. Ci sono, tuttavia, dei contro.

Gli aspetti negativi,infatti, riguardano il metabolismo di questo zucchero quando viene assunto in dosi elevate, ossia > 40-60 grammi al giorno. Ciò comporta effetti metabolici piuttosto seri, come l’insorgenza della sindrome metabolica; l’ aumento dell’insulinoresistenza; affaticando il fegato, aumentando la sintesi di trigliceridi ed acidi grassi. E’ uno zucchero, quindi un carboidrato, ma viene metabolizzato come grasso, da qui l’aumento dei trigliceridi.

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