Questa storia inizia con una citofonata al mio amico Peppe, purtroppo per lui juventino, che mi racconta di aver sognato un 2-1 per il Napoli (cosa non vera). Peppe non è solo un amico con cui condividere battute calcistiche, ma anche il padre di Antonio, fresco laureato in giornalismo e collaboratore nella creazione dei canali social di iosclero.it. Presto, Antonio prenderà posto nella segreteria della nostra web TV, contribuendo al progetto con il suo entusiasmo e la sua preparazione.
Quindici minuti prima dell’inizio della partita, decido di giocarmi la scommessa del 2-1. Non so perché, ma avevo la certezza che l’avrei vinta, anche quando la Juventus è passata in vantaggio. Indossavo il maglione verde iconico di mio padre: per lui Napoli-Juventus era la partita. A casa, insieme a me, c’erano mio nipote, mio fratello e un cugino che, per l’ennesima volta, mi ha invitato alla Messa per l’unzione dei malati a San Ciro, a Pianura. Ho declinato l’invito, preferendo andare alla mia Chiesa a Cavalleggeri.
Andrea, mio nipote, oggi indossava la terza maglia del Napoli, quella della Befana di Zio Lu, con il samurai stampato. Sta iniziando a tifare Napoli seriamente, seguendo le partite con me e suo padre. È bello vedere come questa passione cresca in lui, e mi riporta ai ricordi di mio padre, per il quale ogni partita del Napoli era un rituale.
Oggi, però, sono i nomi che mi fanno riflettere: Peppe e Antonio. Nomi semplici, ma carichi di significato per me. Giuseppe è anche il nome del mio Padre spirituale, che conobbi grazie a un altro Giuseppe.
Fu proprio il Padre a dirmi, oltre dodici anni fa, di chiedere a Dio, quando ero solo in Chiesa, di farmi incontrare la persona giusta ed anche se non ricordo la tempistica mi sembra proprio di averLa incontrata poco dopo anche se ad oggi non ho più sue notizie.
Scrivo queste righe di fretta e furia seduto su una panchina a Piazza Immacolata, a pochi passi dalla sede della web TV. Aspetto le 11:00 per accogliere i componenti del nostro team e mostrare loro la nuova sede. È un momento di pausa, di riflessione. Ripenso alla settimana intensa, alle connessioni che la vita crea, ai segnali che sembrano casuali, ma che non lo sono mai del tutto.