giovedì, Maggio 1, 2025

LA CAPOLISTA SE NE VA: IL NAPOLI BATTE IL TORINO 2-0 ED È PRIMO IN CLASSIFICA

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Vittoria pesantissima degli azzurri al Maradona: doppietta di McTominay e +3 sull’Inter a quattro giornate dalla fine. Conte predica calma, ma il quarto scudetto è a un passo.

Il Napoli non rallenta. Con un secco 2-0 al Torino, gli azzurri firmano lo scatto che potrebbe essere decisivo nella corsa al quarto scudetto. Partita intensa, vissuta tutta a nervi tesi, in un Maradona infuocato come ai tempi migliori.

Servono appena sette minuti per indirizzare la serata: imbucata di Di Lorenzo per Anguissa, assist rasoterra e Scott McTominay, ancora lui, infila il vantaggio. A ridosso dell’intervallo, Politano pesca ancora il gigante scozzese che anticipa tutti e raddoppia. Due gol praticamente fotocopia, due squilli che fanno tremare l’intero campionato.

Nella ripresa, il Napoli sfiora il tris con Billing che centra la traversa. Il Torino, pur con buona volontà, non riesce mai a impensierire davvero Meret. Gli ingressi di Simeone, Raspadori e Gilmour chiudono la pratica senza sofferenze.

Al fischio finale, il Maradona esplode. Gli azzurri sono primi, a +3 sull’Inter, quando mancano solo quattro giornate alla fine. La città ora sogna ad occhi aperti.

Ai microfoni di DAZN, Antonio Conte è apparso lucido e misurato, come nel suo stile:
«Non ho seguito Inter-Roma, già soffriamo abbastanza per noi, figuriamoci a guardare gli altri», ha detto. «Ho visto il secondo tempo di Fiorentina-Empoli, poi ho spento tutto. Alla fine ho saputo il risultato…».

Nessun trionfalismo nello spogliatoio: «Ho detto ai ragazzi che abbiamo fatto solo un passo. Ne mancano altri quattro. Affronteremo squadre che lottano per salvarsi, Lecce e Parma. È tutto ancora da giocare».

Poi un passaggio sulla spinta del Maradona: «Già all’arrivo allo stadio non è stato facile, i tifosi erano eccitati, non contenti. Hanno cercato di trasferirci tutta la loro energia».

Sullo scudetto, Conte non si nasconde: «Sarebbe un prodigio».

Quattro partite ancora. Quattro passi verso la storia.

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