Una Questione di Autenticità
L’autenticazione di opere d’arte ha rappresentato una sfida per gli esperti d’arte per secoli. Con l’avvento della tecnologia, in particolare dell’intelligenza artificiale, questa pratica sta assumendo una dimensione completamente nuova. Il caso del Tondo de Brécy ne è un esempio lampante, poiché rappresenta uno dei confronti più discussi tra l’uso dell’AI e le tradizionali metodologie di attribuzione.
I ricercatori dell’Università di Nottingham e Bradford hanno utilizzato una tecnica basata sul riconoscimento facciale per confrontare il Tondo de Brécy con opere note di Raffaello. Utilizzando un modello di intelligenza artificiale avanzato, hanno trovato somiglianze impressionanti tra le figure della Madonna nel Tondo e quelle della Madonna Sistina di Raffaello. Questi risultati suggeriscono una corrispondenza di stili tra le due opere che, secondo il professor Hassan Ugail, potrebbe non essere facilmente identificabile dall’occhio umano.
L’affermazione del professor Ugail solleva domande interessanti sull’abilità dell’intelligenza artificiale nel riconoscere dettagli che potrebbero sfuggire a un occhio umano esperto. Molti studi hanno evidenziato l’efficacia dell’AI nel riconoscimento di pattern e dettagli. Ad esempio, un articolo pubblicato su Nature nel 2019 ha dimostrato che l’AI può superare le prestazioni umane in molte attività di riconoscimento visivo.
Dall’altra parte della “battaglia delle AI” si trova la dottoressa Carina Popovici di Art Recognition, che ha presentato una prospettiva diversa. Utilizzando un dataset di oltre 500 opere d’arte di vari artisti, l’AI ha individuato una somiglianza sorprendente tra il Tondo de Brécy e l’opera di Rubens. Questo suggerisce la possibilità che l’opera possa non essere stata realizzata da Raffaello.
Emerge una domanda: è possibile che l’AI possa essere influenzata dalla vastità e dalla diversità dei dati con cui viene allenata? Alcuni studi, come uno pubblicato su IEEE Transactions on Neural Networks and Learning Systems nel 2020, hanno evidenziato come la qualità e la quantità dei dati possano influenzare notevolmente i risultati dell’AI.
Il dilemma del Tondo de Brécy mette in luce la complessità e le sfide poste dall’uso dell’AI nell’autenticazione delle opere d’arte. Mentre l’intelligenza artificiale offre strumenti potenti e nuove prospettive, rimane cruciale l’apporto di esperti d’arte umani per interpretare e validare i risultati.
La questione fondamentale resta: può un algoritmo decidere definitivamente sull’autenticità di un’opera d’arte? O l’arte, con tutte le sue sfumature e complessità, richiede un approccio più olistico che integri sia la tecnologia che la percezione umana?