sabato, Luglio 27, 2024

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Maternità e malattia nella SM

Sospensione del rapporto di lavoro per malattia Un lavoratore può avere periodi in cui sospende l’attività lavorativa a causa della malattia, purché sia adeguatamente certificata. Durante questa pausa, ha diritto a conservare il suo posto e ricevere la retribuzione. La possibilità di licenziamento da parte del datore di lavoro è vincolata alle clausole della contrattazione collettiva e ai cosiddetti termini di comporto. La corretta quantificazione delle giornate di assenza è essenziale e può richiedere la consulenza di un esperto del lavoro.

Maternità e rapporto di lavoro Sebbene la diagnosi di patologie come la sclerosi multipla non comporti restrizioni specifiche sul lavoro, la gravidanza potrebbe essere considerata “a rischio” in base alle circostanze mediche o lavorative. Pertanto, le norme esistenti in merito al congedo di maternità e al congedo parentale sono applicabili.

Conservazione del posto di lavoro in caso di malattia La malattia, definita come uno stato che impedisce temporaneamente di lavorare, può portare alla sospensione del rapporto lavorativo. In tale scenario, il lavoratore mantiene il diritto al suo posto di lavoro e a un’indennità giornaliera. I contratti collettivi nazionali di lavoro (C.C.N.L.) stabiliscono la durata massima dell’assenza per malattia, e una volta superato tale periodo, il datore di lavoro ha la possibilità di licenziare il lavoratore, indipendentemente dallo stato di salute.

Consulenza e verifica dei diritti Conservare tutti i certificati medici e consultare periodicamente un consulente del lavoro o l’ufficio personale dell’azienda è essenziale per monitorare le proprie assenze. Tale consulente può anche informare il lavoratore su eventuali clausole o disposizioni “di miglior favore” previste dal contratto, che potrebbero estendere i periodi di comporto o escludere certi giorni dall’assenza per malattia.

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