Oggi è la Domenica delle Palme, o come quest’anno preferisco definirla, la Domenica della Pace di Dio.
Per la prima volta in un lungo periodo, avverto una sensazione di pace interiore e fisica, un momento di serenità che mi era mancato da tempo.
Leggendo una poesia di Bukowski recensita sul sito, mi sono sentito più vicino all’idea di un Amore puro e profondo, che supera la necessità della presenza fisica dell’Amata.
Tuttavia, ci troviamo di fronte alla realtà che non si può cercare chi non vuole essere trovato. #maquestaèunaltrastoria .
Qui interviene la Pace di Dio: accettare i propri sentimenti e trovare serenità in Lui significa avere tutto ciò di cui si necessita.
Io l’ho percepita stando sul balcone, al sole, guardando la stessa città ma con una pace nel cuore che trascende ogni cosa perchè non avevo bisogno di niente che non avessi già con e in me.
Amare significa lasciarsi andare, elevarsi oltre la terra fino a rasentare il cielo.
Riflettevo su quanto un volto possa cambiare nel tempo.
Le fotografie, pur catturando un istante, non possono trasmettere il fluire del tempo, le esperienze vissute, le emozioni che modificano i lineamenti di una persona giorno dopo giorno.
Ma è possibile Amare così tanto da dimenticare i tratti specifici di un volto Amato ?
La nostra mente mantiene vivi certi ricordi ed emozioni, ma i dettagli, come i lineamenti di un volto, possono sfumare ?
Questo paradosso ci fa riflettere sul valore dei ricordi e su come essi persistono nel tempo.
Pur mutando il ricordo dei loro volti, la profondità del legame che ci lega a loro resta inalterata.
In quest’oceano di pensieri, mi affido all’idea che l’essenza delle persone amate risieda meno nei tratti somatici e più nel modo in cui persistono dentro di noi, suscitando emozioni ogni volta che emergono nella nostra mente.
