Elementi traccianti
Osservo una profonda rassegnazione nella mancanza di consapevolezza riguardo alla gestione e al controllo degli elementi traccianti che ci perseguitano, dai sistemi operativi dei cellulari a quelli dei computer, fino alla semplice navigazione web.
Invito a leggere gli argomenti pubblicati in particolare:
Sistema Operativo PC, nessun sistema operativo commerciale ne è immune con qualche scivolone anche nel campo dell’Open source in particolare è bene abbandonare Windows, macOS, Linux Ubuntu a favore di distribuzione Linux 100% libere come Mint o Debian.
Il sito distrowatch mostra la classifica di popolarità delle principali distro linux, potrai verificare la più gettonata.
Sistema Operativo Mobile parola d’ordine Degooglizzazione l’ideale è l’eliminazione del sistema operativo android a favore di installazione di sistemi operativi alternativi o hardware di cellulari degooglizzati: GrapheneOS, LineageOS, CalyxOS, iodé, Plasma Mobile, pine64, fairphone, Purism Librem5.
Il pericolo dei traccianti
I tracker non sono altro che del semplice software presente nelle pagine web o nelle app mobili, progettati per raccogliere e registrare una vasta gamma di dati personali degli utenti. Questi strumenti di tracciamento possono raccogliere informazioni relative alle abitudini di navigazione, come ad esempio la storia di navigazione e il tempo trascorso su una pagina, nonché preferenze di acquisto, come i prodotti visualizzati e gli acquisti effettuati.
I tracker raccolgono informazioni demografiche, come l’età, il sesso e l’ubicazione geografica, nonché dati di dispositivo, come il tipo di dispositivo, il sistema operativo e la risoluzione dello schermo ed in generale interagiscono con i sensori dei dispositivi digitali.
Gli strumenti di tracciamento possono essere implementati anche senza il consenso esplicito dell’utente, sollevando preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza dei dati personali.
I tracker possono essere classificati in diverse categorie, tra cui i cookie, che sono piccoli file di testo salvati sul dispositivo dell’utente per registrare le sue attività online, come pure i pixel tracker[^1], sempre con lo scopo di profilare approfonditamente l’utente.
In generale, i tracker possono essere utilizzati per scopi legittimi, come ad esempio la personalizzazione dell’esperienza utente o la misurazione dell’efficacia della pubblicità ma, possono anche essere utilizzati per scopi meno legittimi, come ad esempio la raccolta di dati personali senza consenso o la creazione di profili utente per la pubblicità mirata.
In pratica:
- Contenuti che ricerchi e siti che visiti.
- Tempi di permanenza e schema di navigazione.
- Gli acquisti che fai percorso che hai fatto per decidere l’acquisto.
- Quali social usi e che commenti effettui.
- Email che invii e ricevi.
- Utilizzzo delle connessioni internet: domestica, gestore telefonico, accesso a wifi pubbliche.
- Informazioni del sistema operativo dimensioni schermo e altri dettagli recuperabili.
- Informazioni geografiche dagli indirizzi IP e dai dispositivi di posizionamento.
- Tipo di browser, e raccolta dari rispetto alle altre pagine che visiti in contemporanea alla sessione tracciante.
- Senz’altro ci sono altre informazioni che mi stanno sfuggendo.
Osservazioni
Ostacoli al blocco pubblicità
Probabilmente un’azione che viene effettuata da una stragrande maggioranza di utenti è quella di installare delle estensioni nei propri browser per bloccare le pubblicità, efficacissimi ma Google si è incazzata di brutto tale che ha attivato le contromisure. Tutto parte dal cambiamento delle regole per le estensioni si è passati dal Manifest V2 al Manifest V3. Il componente uBlock Origin non potrà più funzionare con le regole previste dal Manifest V3. Per far fronte a queste limitazioni, è stata sviluppata una versione semplificata, denominata uBlock Origin Lite, che, pur garantendo una certa protezione, presenta funzionalità notevolmente ridotte rispetto alla versione originale. Un browser come Firefox, opportunamente configurato, ti garantisce una protezione superiore anche sui dispositivi mobili puoi installare le estensioni.
Devi sapere che il principale finanziatore di Firefox è Google proprio perché deve limitare il monopolio del proprio browser e visto che alternative non ce ne sono.
Movimenti e clic del mouse
I nuovi tracker infami avanzati possono persino registrare i movimenti del mouse degli utenti e fare clic su una pagina web per capire il loro coinvolgimento e la loro esperienza utente.
Uno strumento dichiarato gratuito per sempre è il Microsoft Clarity Analytics, registrandoti regalerai dati del tuo sito a Microsoft per foraggiare la sua IA Copilot. Se vuoi rimanere basito è talmente sofisticato che tiene traccia e registra i movimenti che vengono effettuati con il mouse. Non ci credi? Guarda la stessa demo che mette a disposizione Microsoft live demo clicca su registrazioni.
Informazione libera
Se internet è completamente tracciato e i content creator utilizzano strumenti di analisi dei contenuti e di consenso, come può l’informazione essere realmente libera e non censurata? La stessa attività di indicizzazione, intesa come elemento fondamentale per la ricerca di dati, è manipolata rispetto ai risultati attesi.
La libertà di informazione deve essere completamente stealth (nascosta) da influenze esterne su piattaforme libere e senza censure.
Scappa da Windows
Windows Recall è un sistema che cattura istantanee continue della tua schermata di Windows, dai forza corri ad attivalo cosa aspetti clicca qui chiaramente è garantita la tua massima privacy 😜!
Puoi utilizzare una timeline esplorabile per trovare il contenuto che ricordi di aver visto prima. Puoi anche usare la ricerca basata sulla semantica e descrivere come ricordi qualcosa e Recall recupererà nel momento in cui l’hai visto. Qualsiasi foto, link o messaggio può essere un punto nuovo da cui continuare.
[^1]: Pixel Tracking noto anche come pixel tag, web beacon o clear GIF, è un elemento fondamentale del marketing digitale e dell’analisi dei dati. Questa tecnica consente di raccogliere informazioni sul comportamento e le interazioni degli utenti su siti web, email e pubblicità. Il pixel tracking consiste in un’immagine di dimensioni minime, composta da un singolo pixel, che viene incorporata in una pagina web, in un’email o in un annuncio. Questo pixel è solitamente trasparente o dello stesso colore dello sfondo, rendendolo invisibile all’occhio umano. Quando un utente interagisce con il contenuto che contiene il pixel, vengono inviate informazioni al server, registrando l’azione effettuata. Questi dati vengono poi utilizzati per analizzare il comportamento degli utenti, monitorare le conversioni e ottimizzare le strategie di marketing.
Il presente articolo è stato redatto con software e sistema operativo libero Inkscape, GIMP.
Licenza Creative Common: CC BY-NC-SA, fonte BalziBox – collaborazioni.